I monitoraggi elettrocardiografici (ECG) comprendono un insieme di esami non invasivi e, in alcuni casi mini-invasivi, che consentono di registrare l’attività elettrica del cuore nel tempo.
Questi test permettono di valutare il ritmo cardiaco, identificare aritmie e monitorare la funzionalità cardiacadurante la vita quotidiana o per periodi prolungati.
Holter ECG (24–96 ore)
Registra in modo continuo l’attività cardiaca per 1–4 giorni, mentre il paziente svolge le proprie attività abituali.
È utile per identificare aritmie, pause del ritmo o variazioni della frequenza cardiaca non evidenti con un ECG basale.
R-Test / Event Recorder (fino a 7 giorni)
Dispositivo esterno che registra il tracciato ECG solo in caso di sintomi o su attivazione manuale del paziente.
È indicato per individuare aritmie intermittenti o correlate a episodi specifici come palpitazioni, vertigini o sensazioni di mancamento.
Loop Recorder Impiantabile (ILR)
Un piccolo dispositivo sottocutaneo, inserito con una breve procedura ambulatoriale, che registra il ritmo cardiaco continuamente per mesi o anni.
È particolarmente utile nei casi di sintomi rari o imprevedibili, come sincopi inspiegate o sospette aritmie non documentate.
N.B. L’impianto di Loop Recorder (ILR) viene eseguito esclusivamente presso la sede di Brissago (Clinica Hildebrand).
Il monitoraggio prolungato consente di correlare i sintomi del paziente con l’attività elettrica del cuore, migliorando l’accuratezza diagnostica e permettendo una gestione più mirata delle aritmie o dei disturbi del ritmo.
Grazie a queste tecniche, è possibile individuare anche alterazioni transitorie o silenti, spesso decisive per la diagnosi e la terapia.