Le dislipidemie sono alterazioni dei livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue, che possono aumentare il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari come infarto, ictus o aterosclerosi.
Non sempre danno sintomi evidenti, ma rappresentano uno dei principali fattori di rischio modificabili per la salute del cuore.
Quando i valori di colesterolo LDL (“cattivo”) o trigliceridi sono troppo elevati — o quelli di colesterolo HDL (“buono”) sono troppo bassi — nel tempo si possono formare placche aterosclerotiche all’interno delle arterie.
Queste riducono il flusso sanguigno e possono provocare eventi acuti come infarto del miocardio o ictus ischemico.
La diagnosi si basa su un semplice esame del sangue, ma l’interpretazione dei risultati deve essere sempre contestualizzata rispetto a età, storia familiare, pressione arteriosa, fumo e altri fattori di rischio.
Nel nostro ambulatorio la valutazione lipidica viene integrata in un quadro completo di prevenzione cardiovascolare, per individuare precocemente i pazienti a rischio e impostare strategie mirate.
Il trattamento delle dislipidemie può prevedere:
Modifiche dello stile di vita, come una dieta equilibrata, attività fisica regolare e controllo del peso corporeo
Terapie farmacologiche (es. statine, ezetimibe o inibitori PCSK9), quando i valori restano elevati o il rischio cardiovascolare è alto
Monitoraggio periodico, per valutare la risposta alla terapia e adattarla nel tempo
Ogni piano terapeutico viene personalizzato in base al profilo clinico del paziente, con l’obiettivo di ridurre il rischio cardiovascolare globale.
Come si scopre di avere una dislipidemia?
Spesso viene diagnosticata attraverso esami del sangue di routine, poiché non dà sintomi evidenti. Vi sono tuttavia dei segni somatici che ne fanno sospettare la presenza, rilevabili ad una visita medica accurata.
La dieta da sola può bastare?
In molti casi, una dieta equilibrata può migliorare i valori lipidici, ma nei soggetti ad alto rischio o con predisposizione genetica è indispensabile aggiungere una terapia farmacologica.
Ogni quanto vanno controllati i lipidi nel sangue?
In assenza di altre patologie, è consigliabile un controllo ogni 1–2 anni; più frequentemente in caso di terapia o rischio elevato.
Posso migliorare i miei valori con l’attività fisica?
Sì, l’esercizio regolare contribuisce ad aumentare il colesterolo “buono” (HDL) e ridurre quello “cattivo” (LDL).
Prenota una visita presso il nostro ambulatorio per una valutazione completa e un piano di prevenzione personalizzato.