I farmaci rappresentano la base del trattamento di molte patologie cardiovascolari.
Se utilizzati correttamente, consentono di controllare i sintomi, prevenire le complicanze e ridurre la mortalità legata alle malattie cardiache.
Ogni terapia viene scelta in modo mirato e individualizzato, tenendo conto delle caratteristiche del paziente, della tolleranza ai farmaci e delle più recenti linee guida internazionali.
Tra le principali categorie di farmaci utilizzati in cardiologia troviamo:
Antipertensivi, per normalizzare la pressione arteriosa e ridurre il carico di lavoro del cuore;
Antiaggreganti e anticoagulanti, che prevengono la formazione di coaguli e riducono il rischio di infarto e ictus;
Betabloccanti e antiaritmici, per stabilizzare il ritmo cardiaco e proteggere il muscolo da sovraccarichi;
Diuretici, ACE-inibitori e sartani, impiegati nel trattamento dello scompenso cardiaco e nella protezione del muscolo cardiaco;
Statine e ipolipemizzanti, fondamentali per abbassare il colesterolo e prevenire la progressione della malattia coronarica.
L’obiettivo di ogni trattamento farmacologico non è solo “curare”, ma stabilizzare, proteggere e migliorare nel tempo la funzione cardiaca.
Durante i controlli periodici, il cardiologo valuta l’efficacia della terapia, eventuali effetti collaterali e l’opportunità di modifiche o ottimizzazioni.
Devo prendere i farmaci per tutta la vita?
Dipende dalla patologia. Alcune terapie, come quelle per l’ipertensione o l’insufficienza cardiaca, sono a lungo termine e vanno proseguite in modo costante per mantenere la stabilità clinica. In altri casi, i farmaci possono essere ridotti o sospesi gradualmente sotto controllo medico.
Posso sospendere un farmaco se mi sento meglio?
No. La sospensione autonoma dei farmaci può essere pericolosa, anche se i sintomi sembrano migliorare. È sempre necessario parlarne con il cardiologo, che valuterà eventuali modifiche del trattamento.
Ci sono effetti collaterali?
Ogni farmaco può avere effetti indesiderati, ma il medico valuta sempre il miglior equilibrio tra benefici e rischi. In caso di sintomi anomali (capogiri, gonfiori, palpitazioni), è importante segnalarli subito per un eventuale aggiustamento della terapia.
È possibile combinare più farmaci cardiologici insieme?
Sì, spesso è necessario. Le combinazioni di farmaci sono studiate per agire su diversi meccanismi della malattia, migliorando la protezione del cuore. Il medico definisce le dosi ottimali per evitare interazioni e garantire la massima efficacia.
Devo seguire precauzioni particolari con l’alimentazione o altri farmaci?
Alcuni farmaci cardiologici (come anticoagulanti o diuretici) possono interagire con alimenti o integratori. È importante informare sempre il cardiologo su tutti i prodotti assunti, anche naturali o da banco, per evitare interazioni.
Cosa succede se dimentico una dose?
In genere, se il ritardo è breve, si può assumere la compressa appena ci si ricorda. Se è quasi ora della dose successiva, meglio saltare quella dimenticata e proseguire normalmente. Non bisogna mai raddoppiare la dose senza indicazione del medico.